51° Stormo Aeronautica Militare: storia e curiosità

51° Stormo

Il 51° Stormo dell’Aeronautica Militare ha sede a Istrana (Treviso) e si è reso protagonista di una diatriba con i bombardieri dei “Sorci Verdi”: leggi di più nel nostro articolo

Il 51° Stormo dell’Aeronautica Militare è un reparto pieno di storia e tradizioni. Fondato nell’ottobre del 1939, si rese sin da subito protagonista di un acceso dibattito con l’ex 12° Stormo bombardamento terrestre. Questo raggruppamento aveva infatti come araldica i famosi “Sorci Verdi”, raffigurati poi in fuga da un “gattaccio” nelle effigi del 51° Stormo. A oggi questa unità è alle dipendenze del Comando delle Forze da Combattimento (CFC) di Milano ed è uno dei 5 Stormi dell’Aeronautica Militare che assicurano la difesa aerea nazionale e servizio di Quick Reaction Alert della NATO.


INDICE
– 51° Stormo: storia e la diatriba del “Gattaccio”
– Il 51° Stormo oggi: l’organizzazione
– Gli aerei dello Stormo
– Come entrare nel 51° Stormo?


51° Stormo: storia e la diatriba del “Gattaccio”

Il 51° Stormo venne fondato il 1° Ottobre 1939, unendo due Gruppi di volo (20° Gruppo e 21° Gruppo Autonomo Caccia Terrestre). La cerimonia si tenne all’aeroporto di Ciampino e sin da subito il tenente colonnello pilota Umberto Chiesa iniziò la ricerca di piloti esperti che potessero garantire immediata operatività allo Stormo.

Nel corso del tempo, in seno alla Regia Aeronautica, emerse però una diatriba tra piloti di caccia e dei bombardieri . Questi ultimi, appartenenti al 12° Stormo BT ritenevano infatti che il loro aerei fossero capaci di difendersi dai caccia, mentre i piloti del 51° Stormo pensavano che i loro velivoli fossero in grado di contrastare i bombardieri.

Quando il 12° si fregiò sulle fusoliere dei tre famosi “Sorci Verdi”, ecco che i piloti del 51° Stormo iniziarono a dubitare ancor più della presunta imbattibilità dei bombardieri. Questo finché i due reparti – nell’ambito dei un’esercitazione – vennero messi l’uno di fronte all’altro: bombardieri S.M. 79 contro i moderni FIAT G.50. I piloti dei caccia ebbero la meglio e qualcuno tra loro avrebbe pronunciato, secondo racconti che sono arrivati sino a noi, questa frase: “Finalmente i signori dei ‘Sorci Verdi’ hanno trovato il loro gatto!”.

Da questo episodio, il tenente pilota Vincenzo Sant’Andrea ripensò l’araldica del 51° Stormo. I tre “Sorci Verdi” presenti nello stemma dei caccia erano ora inseguiti da un “Gatto Nero”, poi diventato il “Gattaccio”. C’era però un problema: nel 12° Stormo dei “Sorci Verdi” militava Bruno Mussolini, il terzogenito del dittatore Benito. In più, le gesta dei bombardieri della Regia Aeronautica avevano portato prestigio all’Italia. Venne perciò ordinato che i topi inseguiti dal “Gattaccio” fossero dipinti di grigio. I topolini tornarono a tingersi di verde nel 1941 sotto il comando del maggiore Mario Bonzano.


Il 51° Stormo oggi: l’organizzazione

Oggi il 51° Stormo è di base a Istrana (in provincia di Treviso) dal 1953 ed è alle dipendenze del Comando delle Forze da Combattimento (CFC) di Milano. La missione assegnata al CFC è quella di acquisire e mantenere la prontezza operativa di tutti gli organismi della difesa aerea, di attacco e di ricognizione, provvedendo all’efficienza dei sistemi d’arma, dei mezzi e dei materiali, nonché all’addestramento del personale ed al costante aggiornamento ed ottimizzazione delle procedure operative.

Il Comando è alle dipendenze del Comando Squadra Aerea che esercita le attribuzioni in materia di addestramento, predisposizione e approntamento operativo dei propri Reparti, affinché gli stessi acquisiscano e mantengano i previsti livelli di prontezza operativa. Il 51° Stormo è attualmente ai comandi del Colonnello Emanuele Chiadroni.

Gli aerei dello Stormo

Il 51° Stormo, dotato di velivoli AMX e F2000, oltre a operare in supporto alle forze di superficie e nelle operazioni di attacco e ricognizione, è uno dei 5 Stormi dell’Aeronautica Militare che assicurano la difesa aerea nazionale e servizio di Quick Reaction Alert della NATO. Esaminiamo nel dettaglio questi due velivoli.

L’AMX

Il programma AMX è stato sviluppato da Aeritalia e Aermacchi e realizzato con la brasiliana Embraer, con quote del 70,3% per l’industria italiana e del 29.7% per il Brasile. L’AMX Ghibli (nomenclatura aeronautica A-11B) è un monomotore da attacco e ricognizione, disponibile anche nella versione biposto da addestramento avanzato. Il Ghibli è in grado di svolgere missioni di supporto ravvicinato, ricognizione tattica e aerocooperazione con le forze di superficie (terrestri e navali). È dotato di un impianto per il rifornimento in volo ed è in grado di svolgere missioni in qualunque condizione.

L’AMX ha un impianto propulsivo turbofan Rolls-Royce RB.168-807 Spey da 49 kN (kN=1000 Newton, il Newton è la misura della Forza nel Sistema Internazionale), capace di sprigionare una velocità massima di 1040 km/h. L’armamento è composto da un cannone da 20 mm M61A1 Vulcan, più un carico esterno fino a 3.800 kg da destinare a missili aria-aria AIM-9L Sidewinder, bombe a guida laser e GPS, pod da ricognizione o a serbatoi ausiliari.

L’Eurofighter

L’F2000A, meglio noto come Eurofighter Typhoon, è il più avanzato aereo da combattimento sviluppato nel continente europeo. In grado di offrire capacità operative di ampio respiro e un’efficacia impareggiabile nel settore della Difesa Aerea, il velivolo è inserito nel servizio d’allarme nazionale per la Difesa Aerea 24 ore su 24, per 365 giorni all’anno. L’Eurofighter, che di recente ha acquisito anche capacità aria-suolo, è il frutto della collaborazione industriale di Italia, Germania, Regno Unito e Spagna.

L’Eurofighter monta due motori turbofan Eurojet EJ200 da 60kN a secco e 90kN con postbruciatore. Questa combo garantisce all’F2000A una velocità che sfiora i 2500 km/h. L’armamento è dato da un cannone Mauser cal. 27 mm, a cui sono sommabili fino a 6500 kg aggiuntivi: missili AIM-9L Sidewinder, AIM-120 AMRAAM, Iris-T, Meteor, bombe guidate della serie GBU, serbatoi supplementari e pod di puntamento laser.


Come entrare nel 51° Stormo

Per entrare nel 51° Stormo è prima fondamentale arruolarsi nell’Aeronautica Militare. Per fare questo è necessario vincere uno dei concorsi pubblici da VFI, VFP4, Maresciallo o Ufficiale. Al fine di verificare se si hanno tutte le carte in regola per partecipare ai bandi, consigliamo la lettura delle nostre Schede Requisiti (VFI, VFP4, Maresciallo o Ufficiale).

Per spiccare il volo su un Eurofighter o su un AMX, è poi necessario intraprendere il percorso che ti porterà alla cabina di comando. Leggi ora la nostra guida “Come diventare Pilota” per sapere quale iter burocratico seguire, in modo da realizzare il tuo sogno di indossare la divisa dell’Aeronautica Militare.

Quando nasce il 51° Stormo?
Il 51° Stormo venne fondato il 1° Ottobre 1939, unendo due Gruppi di volo (20° Gruppo e 21° Gruppo Autonomo Caccia Terrestre). La cerimonia si tenne all’aeroporto di Ciampino e sin da subito il tenente colonnello pilota Umberto Chiesa iniziò la ricerca di piloti esperti che potessero garantire immediata operatività allo Stormo.
Cosa c’entra il 51° Stormo coi “Sorci Verdi”?
Negli anni Trenta, in seno alla Regia Aeronautica, emerse una diatriba tra piloti di caccia e quelli dei bombardieri. Questi ultimi, appartenenti al 12° Stormo BT ritenevano infatti che il loro aerei fossero capaci di difendersi dai caccia, mentre i piloti del 51° Stormo pensavano che i loro velivoli fossero in grado di contrastare i bombardieri.
 
Quando il 12° si fregiò sulle fusoliere dei tre famosi “Sorci Verdi”, ecco che i piloti del 51° Stormo iniziarono a dubitare ancor più della presunta imbattibilità dei bombardieri. Questo finché i due reparti – nell’ambito dei un’esercitazione – vennero messi l’uno di fronte all’altro: bombardieri S.M. 79 contro i moderni FIAT G.50. I piloti dei caccia ebbero la meglio e qualcuno tra loro avrebbe pronunciato questa frase: “Finalmente i signori dei ‘Sorci Verdi’ hanno trovato il loro gatto!”.
 
Da questo episodio, il tenente pilota Vincenzo Sant’Andrea ripensò l’araldica del 51° Stormo. I tre “Sorci Verdi”, nello stemma dei caccia, erano ora inseguiti da un “Gatto Nero”, poi diventato il “Gattaccio”. C’era però un problema: nel 12° Stormo dei “Sorci Verdi” militava Bruno Mussolini, il terzogenito del dittatore Benito. In più, le gesta dei bombardieri della Regia Aeronautica avevano portato prestigio all’Italia. Perciò venne ordinato che i topi inseguiti dal “Gattaccio” fossero dipinti di grigio. I topolini tornarono a tingersi di verde nel 1941 sotto il comando del maggiore Mario Bonzano.
Quali aerei ha il 51° Stormo?
Il 51° Stormo è dotato di velivoli AMX e F2000. Oltre al supporto alle forze di superficie e le operazioni di attacco e ricognizione, questa unità è uno dei 5 Stormi dell’Aeronautica Militare che assicurano la difesa aerea nazionale e servizio di Quick Reaction Alert della NATO.
Come entrare nel 51° Stormo?
Per entrare nel 51° Stormo è prima fondamentale arruolarsi nell’Aeronautica Militare. Per fare questo è necessario vincere uno dei concorsi pubblici da VFI, VFP4, Maresciallo o Ufficiale. Al fine di verificare se si hanno tutte le carte in regola per partecipare ai bandi, consigliamo la lettura delle nostre Schede Requisiti (VFI, VFP4, Maresciallo o Ufficiale).
 
Per spiccare il volo su un Eurofighter o su un AMX, è poi necessario intraprendere il percorso che ti porterà alla cabina di comando. Leggi ora la nostra guida “Come diventare Pilota” per sapere quale iter burocratico seguire e realizzare il tuo sogno di indossare la divisa dell’Aeronautica Militare.

Per ricevere maggiori info sui concorsi dell’Aeronautica Militare, contattaci subito, un incaricato della Nissolino Corsi ti risponderà il prima possibile.

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